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Un piccolo impegno per un grande progetto
Un bambino o una bambina sono un dono, immenso e fragile al tempo stesso, che chiama ognuno di noi alla responsabilità di prendersene cura.
Il momento più delicato dell'accoglienza della vita, la gravidanza e la nascita, spesso vede le giovani famiglie e le ragazze madri in difficoltà per la solitudine in cui si ritrovano a vivere o per gravi problemi socio-economici. La debolezza delle reti familiari e sociali, la burocrazia e l'insufficienza delle risorse economiche dei servizi istituzionali non facilitano il superamento della crisi.
Con l' “affido a distanza” vogliamo offrire un aiuto concreto a chiunque pensi di non poter accogliere e prendersi cura di un bambino e permettere a chiunque lo desideri, di partecipare a questo aiuto con discrezione e gratuità, nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato proprio e della famiglia.
Offrire sostegno e solidarietà ad una madre sola o ad una famiglia in grave disagio socio-economico nel momento della nascita di un bambino o di una bambina significa aiutarla a guardare con fiducia il futuro, far rinascere nel proprio cuore la speranza in un mondo migliore dove nessuno possa essere e sentirsi solo e far emergere le risorse personali e familiari.
Chiamare la comunità territoriale a contribuire alla realizzazione di questo progetto ha il senso di costruire e consolidare reti di solidarietà per il superamento del disagio.
I destinatari di questo nostro sogno sono dunque le donne in gravidanza, le madri sole con figli molto piccoli, le famiglie con neonati, italiane ed immigrate, domiciliate nel Municipio XIII e con gravi disagi socio-economici, ma anche le persone singole, i gruppi, le famiglie di sostegno, i volontari che, con la loro partecipazione o con il loro contributo economico, lo rendono possibile .
II progetto prevede l’erogazione di euro 200,00 mensili alla mamma per 15 mesi, solitamente dal sesto mese di gravidanza fino ad un anno di vita del bambino o della bambina, per un costo complessivo di euro 3.000,00.
L'accoglienza e l'ascolto sono alla base dell'intervento dei volontari: ne permettono l'avvio e ne assicurano il proseguimento. L'assistente sociale si preoccupa di costruire con la mamma e/o con la famiglia il percorso possibile per il superamento del disagio coinvolgendo le risorse territoriali, pubbliche e private, e facilitando l'emersione e l'utilizzo di quelle personali. Quando è necessario, psicologi, pedagogisti e legali, mettono a disposizione gratuitamente le loro competenze per problematiche particolari.
Come la comunità può sostenere il progetto
Ognuno può versare un contributo mensile o una tantum anche di piccola entità. Sarà nostra cura riunire le varie offerte fino al raggiungimento della somma necessaria per un affido a distanza e provvedere ad informare il contribuente sulla sua attivazione e sull'evolversi della situazione interessata nel rispetto dell'anonimato delle persone coinvolte.